Che il Trebbiano Spoletino fosse un vitigno così versatile, lo stavamo cominciando a capire e dopo averlo vinificato per qualche anno, abbiamo intrapreso la strada delle bollicine.
Il 2018 è stato l’anno della svolta, se lo spumante Charmat è stato il progetto principale, quello di produrre un bianco frizzante Metodo Ancestrale rappresentava un’ intrigante scommessa.
Così decidemmo di avventurarci in questa nuova sfida: raccogliere il Trebbiano Spoletino in anticipo rispetto alla sua classica maturazione, per ottenere un vino fresco, perfetto per diventare frizzante.
La prima produzione fu davvero un test; non sapevamo a cosa saremmo andati incontro ma la solita passione e determinazione hanno fatto il resto.
Decidemmo di imbottigliarne solamente 220 bottiglie mentre il vino stava per terminare la sua fermentazione. Ricordo ancora quel giorno con tutta la famiglia presa a tappare quelle preziose bottiglie. Tappo corona e riposo in cantina per i lunghi mesi invernali con i lieviti all’interno lasciati a fare il loro lavoro; a creare, cioè, quella bollicina fine ed effervescente, tipica del metodo ancestrale.

Che il Trebbiano Spoletino fosse un vitigno così versatile, lo stavamo cominciando a capire e dopo averlo vinificato per qualche anno, abbiamo intrapreso la strada delle bollicine.
Il 2018 è stato l’anno della svolta, se lo spumante Charmat è stato il progetto principale, quello di produrre un bianco frizzante Metodo Ancestrale rappresentava un’ intrigante scommessa.
Così decidemmo di avventurarci in questa nuova sfida: raccogliere il Trebbiano Spoletino in anticipo rispetto alla sua classica maturazione, per ottenere un vino fresco, perfetto per diventare frizzante.
La prima produzione fu davvero un test; non sapevamo a cosa saremmo andati incontro ma la solita passione e determinazione hanno fatto il resto.
Decidemmo di imbottigliarne solamente 220 bottiglie mentre il vino stava per terminare la sua fermentazione. Ricordo ancora quel giorno con tutta la famiglia presa a tappare quelle preziose bottiglie. Tappo corona e riposo in cantina per i lunghi mesi invernali con i lieviti all’interno lasciati a fare il loro lavoro; a creare, cioè, quella bollicina fine ed effervescente, tipica del metodo ancestrale.

La primavera 2019 fu moderatamente calda ma tanto bastò, all’interno della cantina, dove riposarono quelle 220 bottiglie, per l’attività dei lieviti che “mangiandosi” lo zucchero residuo, svilupparono quella bollicina che era in mente da tempo.
C’era soltanto un problema: non avevamo pensato ancora al suo nome. L’ispirazione non arrivava, volevamo l’originalità; il segnale distintivo di quel prodotto.
E questa arrivò in una tiepida mattina come un bagliore: senza incertezza. Quel nuovo frizzante si sarebbe chiamato “Lo Spettinato”!
Spettinato perchè è un vino giovane, brioso, esuberante con il carattere tipico della gioventù.
Spettinato perchè la parola, al suo interno, contiene la denominazione francese “Pet Nat” (pétillant naturel) che indica proprio i vini frizzanti metodo ancestrale.
In generale, perchè “spettina”; i suoi profumi varietali e la sua freschezza accompagnata dalla bollicina effervescente, mai invasiva, che ti colpisce e ti invita al nuovo sorso.
Coerentemente con il nome, abbiamo scelto un’etichetta sbarazzina: il logo del vino è Eolo, Dio del vento, con il suo ciuffo scompigliato che soffiando, fa le bolle! Il tutto stampato su carta naturale che ricorda la carta da pacchi ed il tappo corona che fortifica l’immagine del vino beverino, semplice ma non banale.
Lo Spettinato da il meglio di sé come aperitivo, abbinato a semplici piatti di pesce, le fritture ed il prosciutto.
Divino con la pizza ed anche con una gustosa tagliata di frutta esotica.
A presto!
La primavera 2019 fu moderatamente calda ma tanto bastò, all’interno della cantina, dove riposarono quelle 220 bottiglie, per l’attività dei lieviti che “mangiandosi” lo zucchero residuo, svilupparono quella bollicina che era in mente da tempo.
C’era soltanto un problema: non avevamo pensato ancora al suo nome. L’ispirazione non arrivava, volevamo l’originalità; il segnale distintivo di quel prodotto.
E questa arrivò in una tiepida mattina come un bagliore: senza incertezza. Quel nuovo frizzante si sarebbe chiamato “Lo Spettinato”!
Spettinato perchè è un vino giovane, brioso, esuberante con il carattere tipico della gioventù.
Spettinato perchè la parola, al suo interno, contiene la denominazione francese “Pet Nat” (pétillant naturel) che indica proprio i vini frizzanti metodo ancestrale.
In generale, perchè “spettina”; i suoi profumi varietali e la sua freschezza accompagnata dalla bollicina effervescente, mai invasiva, che ti colpisce e ti invita al nuovo sorso.
Coerentemente con il nome, abbiamo scelto un’etichetta sbarazzina: il logo del vino è Eolo, Dio del vento, con il suo ciuffo scompigliato che soffiando, fa le bolle! Il tutto stampato su carta naturale che ricorda la carta da pacchi ed il tappo corona che fortifica l’immagine del vino beverino, semplice ma non banale.
Lo Spettinato da il meglio di sé come aperitivo, abbinato a semplici piatti di pesce, le fritture ed il prosciutto.
Divino con la pizza ed anche con una gustosa tagliata di frutta esotica.
A presto!