La Vigna
L’alta qualità è un cammino che ha il suo inizio in vigna, in un terreno fertile, salubre e ricco di composti essenziali, fondamentali per ottenere un vino unico nel suo genere. La scelta della giusta posizione, sul crinale di una collina e alle pendici dei monti Martani, è frutto di un attento studio e di una tradizione contadina trasmessa nel tempo. Questa è la condizione ideale per avere quel microclima ricercato, che si presta completamente alle esigenze della pianta, e che conferisce al grappolo caratteristiche uniche ed elementi ricchi in zuccheri e polifenoli. Per questo motivo un ottimo vino è il frutto di una vigna posta nel suo habitat ideale e curata in ogni istante della sua vita. Le diverse tipologie di vite, quali Trebbiano Spoletino, Grechetto, Sauvignon, Sagrantino, Sangiovese e Merlot che compongono la nostra vigna, consentono di ottenere vini dalla spiccata attitudine all’invecchiamento, sia in acciaio che in legno, corposi, di elegante struttura e allo stesso tempo fruttati.
o all’olmo, in modo tale da mantenere il grappolo lontano dalla superficie del terreno, evitando così le gelate tardive tipiche della pianura. Le foglie sono cuoriformi, rotonde, palmate, con 3-5 lobi inegualmente dentati, inserite in modo alterno su rametti (tralci) caratterizzati da nodi ed internodi. L’acino è medio, di forma sferoidale, di colore verde-giallastro con buccia spessa e pruinosa; la sua maturazione è tardiva, intorno alla fine di ottobre. Le origini di questo vitigno sono antichissime, ma le prime citazioni risalgono all’epoca romana quando Plinio il Vecchio narrò, nella sua opera Naturalis Historia, del Vinum Tribulanum come un vino dalle nobili origini. In epoche successive questo vitigno fu considerato “di lusso”, dato il particolare vino che ne veniva ricavato, dal sapore semplice e delicato. Data la sua adattabilità a qualsiasi tipo di terreno, tale vitigno si diffuse in tutto il centro Italia assumendo, per ciascuna zona, caratteristiche differenti e dando origine a diverse varietà di trebbiano. La sua elevata produttività ne fece un vino amato dalla stragrande maggioranza dei coltivatori, ed è per questo che venne anche rinominato “scaccia debiti”. Con il passare degli anni la coltivazione e la relativa produzione del trebbiano spoletino andò gradualmente scemando, fino a raggiungere quasi la sua completa estinzione. Negli ultimi anni si è vista una riscoperta di questo vitigno dalla caratteristiche uniche, con un impennarsi della sua coltivazione, dovuta alla sua particolare predisposizione per la realizzazione di spumanti e al suo particolare sapore, che lo distingue dal classico trebbiano. L’intento della nostra cantina è quello di valorizzare al massimo questo vitigno, perché è autoctono, spoletino e caposaldo della tradizione vitivinicola umbra.
tenue, fino a vini robusti e alcolici con colori intensi. La tradizione tipica dell’Italia centrale prevede che il Sangiovese venga fatto maturare in botti grandi,anche se le moderne pratiche enologiche hanno favorito l’introduzione della barrique, oggi molto utilizzata per questo vino. L’affinamento del nostro Sangiovese per la produzione del Soviano Regale avviene in vasche di acciaio inox, per almeno un anno e sei mesi. L’utilizzo di questo materiale inerte permette al nostro vino di conservare il suo aroma fruttato, evitando così che venga mascherato dagli aromi speziati (vaniglia e liquirizia) ed empireumatici (tostato, caffè e cioccolato) conferiti dai contenitori di legno. L’impegno della nostra azienda è quello di valorizzare le qualità di questo vitigno, ricercandone l’essenza e l’intimo connubio vino-terra.